Refrigeranti: gas ad effetto serra

Ridurre il riscaldamento terrestre

Refrigeranti: gas ad effetto serra

Ciò che i gestori di impianti fissi di refrigerazione e climatizzazione devono sapere sul regolamento relativo ai gas fluorurati ad effetto serra.
La protezione dell’ambiente è sulla bocca di tutti, dopotutto gli effetti del cambiamento climatico possono essere osservati in tutto il mondo. Ecco perché, oggi più che mai, è importante dedicarsi alla protezione del clima, che rappresenta una delle più grandi sfide ecologiche ed economiche della nostra epoca. Le diverse misure adottate in tutta l’Unione Europea sono rivolte anche ad aziende come KKR che sono attive nel settore dei sistemi di refrigerazione e climatizzazione.
Refrigeranti: gas ad effetto serra
Refrigeranti: gas ad effetto serra
Gran parte dei refrigeranti attualmente utilizzati negli impianti di refrigerazione e climatizzazione sono gas fluorurati ad effetto serra. Sono inodori e incolori e soprattutto sicuri, ciò significa che non sono né infiammabili né tossici e hanno ottime proprietà termodinamiche.
La circolazione sul mercato e l’utilizzo di gas fluorurati a effetto serra all’interno dell’Unione Europea sono regolati dal Regolamento (UE) n. 517/2014. L’obiettivo di questo regolamento è quello di ridurre significativamente le emissioni di gas fluorurati a effetto serra entro il 2030.
I operatori di impianti fissi di refrigerazione e climatizzazione riempiti che utilizzano refrigeranti HFC sono direttamente interessati da questo regolamento UE. Questi hanno l’obbligo di effettuare controlli sulla tenuta, redigere una documentazione sull’impianto e notificare le eventuali perdite di refrigerante. Inoltre, sono vietati i refrigeranti con un elevato potenziale di effetto serra.
Al operatore è proibito rilasciare deliberatamente gas fluorurati a effetto serra. Se si rileva una perdita, l’impianto deve essere immediatamente riparato. Le installazioni, manutenzioni e riparazioni sugli impianti che contengono gas fluorurati a effetto serra devono essere eseguite soltanto da aziende e persone che possiedono una certificazione corrispondente (UE 2067/2015). L’impianto deve essere correttamente etichettato e il tipo e la quantità di refrigerante devono essere visibili (ai sensi del regolamento UE 2068/2015).
Il operatore è obbligato a effettuare regolari controlli della tenuta in base alla quantità di CO2eq:
  • Impianti < 5 tonnellate:nessun controllo della tenuta
  • Impianti > 5 tonnellate e < 50 tonnellate:un controllo della tenuta all’anno
  • Impianti > 50 tonnellate e < 500 tonnellate:due controlli della tenuta all’anno
  • Impianti > 500 tonnellate:quattro controlli della tenuta all’anno

KKR soddisfa tutti i criteri prescritti dalla legge per poter effettuare i controlli e le dichiarazioni degli impianti interessati (certificazione aziendale IT251007).

Per maggiori informazioni, puoi contattarci direttamente.
Tel.: 0471 060020
E-mail:info@kkr.it
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